Diventare professore universitario è una professione piuttosto prestigiosa ed ambita. Il percorso da seguire per poter insegnare presso le università, non è sempre agevole infatti, può durare anche degli anni.
Il professore universitario è in stretta collaborazione con altri colleghi, con i ricercatori e con i dottorandi; inoltre segue da vicino la stesura delle tesi dei laureandi.
Ogni professore universitario è titolare di una determinata materia; fra le sue occupazioni rientrano anche la ricerca, le pubblicazioni, la preparazioni delle lezioni e il ricevimento degli studenti; inoltre, è il professore universitario che organizza e stabilisce i seminari. Gli compete lo stabilire la data delle sessioni di esami e il loro svolgimento; questi professionisti assistono gli studenti che stanno per completare il percorso di studi, infatti assistono alla stesura delle tesi.
Il loro ruolo è molto interessante e vario infatti non solo stabilisce il tema da affrontare nella tesi ma fornisce indicazioni e suggerimenti; una parte del suo impegno è poi volto al disbrigo di pratiche amministrative e burocratiche.
I professori universitari partecipano a convegni e dibattiti, la norma stabilisce che i docenti debbano svolgere 350 ore durante l’anno di attività scientifica. Di queste, 120 sono relative allo svolgimento delle attività didattiche.
Per diventare professore universitario, il primo passo è quello di diventare ricercatore universitario. Come dice la stessa parola, un ricercatore svolge le ricerche scientifiche; i suoi compiti sono però più ampi. Infatti, gestisce i seminari, gli approfondimenti e partecipa alle sessioni degli esami. Per poter diventare ricercatore universitario, è necessario superare un concorso pubblico. In genere, si inizia a lavorare come ricercatore, poi si diventa professore; per ognuna di queste figure, è previsto il superamento di un concorso.
E’ però richiesto di superare un secondo concorso, articolato in una prova scritta e in una orale, se si desidera diventare professore associato, detti anche professori di seconda fascia. Se si mira a diventare professore ordinario, o di prima fascia, bisogna superare un altro concorso per titoli; a questo punto si può essere eletti a ricoprire il ruolo di preside della facoltà oppure di capo dipartimento. Invece, per diventare rettore, la carica più alta all’interno delle università, si procede con un’elezione che si tiene fra professori ordinari e di ruolo.
Per poter diventare professore universitario, è necessario essere in possesso di un diploma di laurea specialistica; in seguito è obbligatorio superare il concorso per poter svolgere un dottorato di ricerca. Questo dura, in media, tre anni; i dottorati di ricerca, permettono di usufruire anche di una borsa di studio. Al termine del dottorato di ricerca, si può partecipare ai concorsi per ricercatore e per professore associato. Dopo aver terminato il dottorato, è anche possibile intraprendere un post dottorato, di durata variabile.
Attraverso questi concorsi, vengono create delle graduatorie nazionali, alle quali si fa riferimento per ricoprire le cariche di professore associato o ricercatore. I bandi di concorso sono pubblicati dai singoli atenei.
Diventare professore universitario è l’ambizione di tanti studenti, ma le possibilità di trovare un’occupazione in questo settore sono strettamente collegate al numero di docenti che vanno in pensione. E’ una questione di ricambio generazionale ma anche di gestione dei fondi che le università hanno a disposizione.
La percentuale di professori universitari uomini è decisamente più alta, rispetto alle donne; l’altra caratteristica è che in Italia, in linea di massima, sono pochi i giovani che ricoprono questi incarichi. Si tratta di una professione estremamente affascinante, che permette di approfondire continuamente il proprio ambito disciplinare; inoltre, i professori universitari sono in costante contatto con gli studenti , quindi con un mondo giovane e in evoluzione.
Certamente, non si tratta di una professione che si può intraprendere senza preparazione, è indispensabile essere in possesso di un’ottima preparazione e di tanta voglia di mettersi alla prova.