Una lettera di richiamo per abbigliamento non consono è un documento ufficiale che un datore di lavoro può inviare a un dipendente che non rispetta le regole o le linee guida relative all’abbigliamento da lavoro nell’azienda.
In molte aziende, esistono politiche specifiche riguardanti l’abbigliamento da indossare sul posto di lavoro. Queste politiche sono tese a mantenere un ambiente di lavoro professionale e confortevole per tutti. Quando un dipendente non rispetta queste politiche, può essere necessario inviare una lettera di richiamo.
La lettera dovrebbe indicare chiaramente quali aspetti dell’abbigliamento del dipendente non sono conformi alle politiche aziendali. Dovrebbe anche indicare le possibili conseguenze se il dipendente continua a non rispettare le regole, che possono variare da ulteriori richiami scritti a una possibile terminazione del rapporto di lavoro.
È importante che la lettera sia redatta in un tono professionale e rispettoso. Il datore di lavoro dovrebbe anche fornire al dipendente l’opportunità di discutere della questione e di proporre possibili soluzioni.
In conclusione, una lettera di richiamo per abbigliamento non consono serve a ricordare al dipendente l’importanza di rispettare le politiche aziendali relative all’abbigliamento da lavoro e a garantire un ambiente di lavoro appropriato e professionale.
Indice
Fac simile Lettera di richiamo per abbigliamento non consono Word
Come scrivere una Lettera di richiamo per abbigliamento non consono
Una lettera di richiamo per abbigliamento non consono è un atto disciplinare che interviene quando la tenuta del dipendente viola le regole aziendali sul dress code e, per effetto, compromette l’immagine dell’impresa o la sicurezza sul posto di lavoro. Per essere valida, la contestazione deve integrarsi nella procedura prevista dall’articolo 7 dello Statuto dei Lavoratori e riflettere il principio di proporzionalità sancito dalla giurisprudenza: si sanziona il comportamento non la persona, si mira a correggere più che a punire.
Cornice normativa e vincoli procedurali
L’obbligo del lavoratore di attenersi a un abbigliamento appropriato discende dall’articolo 2104 del codice civile (diligenza e obbedienza), dagli articoli del contratto collettivo e, soprattutto, dal regolamento interno o dal codice etico che definiscono in positivo cosa sia un “outfit” adeguato a mansione, reparto e contesto di mercato. Ogni lettera di richiamo deve quindi indicare la fonte violata: in mancanza di una policy scritta, la contestazione rischia di essere generica e, quindi, annullabile. La procedura ex art. 7 L. 300/1970 impone tempestività (pochi giorni dall’evento), descrizione puntuale, diritto di difesa minimo di cinque giorni e successiva graduazione della sanzione.
Descrizione dei fatti
La parte centrale deve fotografare l’episodio senza toni moralistici. È importante specificare data, ora, luogo e contesto operativo (reception con pubblico, linea di produzione con requisiti antinfortunistici, videoconferenza con partner esteri). Vanno riportati i capi indossati o l’assenza di dispositivi obbligatori (divisa, DPI, tesserino), spiegando in che modo la tenuta abbia violato le regole interne: per esempio un jeans strappato e t-shirt con slogan volgari di fronte a clienti, oppure scarpe aperte in area logistica soggetta a rischio schiacciamento.
Impatto sull’azienda
Per legittimare l’intervento disciplinare occorre esplicitare il danno o il rischio: lesione dell’immagine professionale, violazione di norme di sicurezza, percezione negativa da parte di utenti, alterazione del clima interno per disparità di trattamento. Enfatizzare il nesso causale tra abito e conseguenza rende proporzionato l’atto e scoraggia future contestazioni.
Contraddittorio e possibili giustificazioni
La lettera deve garantire al lavoratore cinque giorni per spiegarsi. In tema di dress code, giustificazioni ammissibili potrebbero riguardare un malinteso sulle direttive (nuove linee guida non comunicate), un’urgenza medica che impedisce l’uso di scarpe antinfortunistiche o motivi culturali/religiosi. L’azienda è tenuta a valutare queste ragioni e, se compatibili, a cercare soluzioni ragionevoli (fornitura di dispositivi alternativi, eventuali eccezioni personalizzate).
Finalità correttiva e indicazioni operative
Il richiamo deve indicare in modo chiaro l’abbigliamento richiesto d’ora in poi, invitare il dipendente a consultare la policy e, se necessario, prevedere un incontro informativo o un rifornimento di divise aziendali. È essenziale chiudere la lettera con l’avvertimento che nuove violazioni potranno dar luogo a sanzioni più gravi, sino al licenziamento nei casi limite di recidiva o rischio per la sicurezza.
Notifica e conservazione
Per la tracciabilità, la consegna avviene tramite raccomandata A/R, PEC o a mano con firma per ricevuta. Copia della lettera e degli eventuali scritti difensivi confluiranno nel fascicolo personale, così da comprovare la gradualità dell’azione disciplinare e prevenire contestazioni future.
Esempio di Lettera di richiamo per abbigliamento non consono
Modello 1 — Richiamo scritto per abbigliamento inadeguato a contatto con il pubblico
Egr. Sig./Sig.ra ____________________,
con la presente Le contestiamo che il giorno __________, durante l’orario d’accoglienza presso la reception centrale, si è presentato/a indossando jeans strappati e maglietta con scritta non conforme agli standard fissati dal Capitolo 3 del Regolamento di immagine aziendale. La tenuta adottata ha esposto l’azienda a un’evidente perdita di professionalità agli occhi dei clienti in visita. Ai sensi dell’art. 7 L. 300/1970 dispone di cinque giorni dal ricevimento di questo richiamo per far pervenire eventuali memorie difensive o chiedere un’audizione con l’Ufficio HR. In mancanza di giustificazioni idonee l’azienda valuterà la sanzione disciplinare proporzionata, ricordandoLe che ulteriori violazioni potranno determinare provvedimenti più gravi.
Distinti saluti
Luogo e data
Firma autorizzata
Modello 2 — Contestazione disciplinare per mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza
Egr. Sig./Sig.ra ____________________,
in data __________, nel reparto di produzione “Linea 4”, è stato rilevato che svolgeva le mansioni assegnate indossando scarpe aperte e senza il casco protettivo previsto dalla procedura HSE-PPE/02. Tale condotta ha violato le norme di sicurezza sul lavoro e l’art. 20 del D.Lgs. 81/2008, oltre al punto 5.1 del nostro Manuale Sicurezza, esponendo Lei e i colleghi a grave rischio d’infortunio. Entro cinque giorni potrà presentare giustificazioni scritte o chiedere un incontro con il Responsabile Sicurezza; diversamente, l’azienda applicherà la sanzione disciplinare prevista dal CCNL Metalmeccanico, graduata secondo la gravità dell’infrazione e di eventuali precedenti.
Cordiali saluti
Luogo e data
Firma autorizzata
Modello 3 — Ammonizione formale per mancato rispetto della divisa di servizio
Egr. Sig./Sig.ra ____________________,
il giorno __________ è stato accertato che ha prestato servizio presso la sala ristorante indossando capi personali anziché la divisa completa fornita dall’azienda, priva inoltre dell’apposito cartellino identificativo. Tale comportamento contravviene all’art. 12 del CCNL Turismo e al paragrafo 2 del Manuale “Presentazione del personale di sala”, compromettendo l’omogeneità dell’immagine verso la clientela. Ai sensi dell’art. 7 Statuto dei Lavoratori, potrà presentare le Sue difese entro cinque giorni; in caso contrario sarà comminata la misura disciplinare ritenuta congrua. La invitiamo ad attenersi scrupolosamente alle disposizioni sul dress code a partire dal prossimo turno.
Distinti saluti
Luogo e data
Firma autorizzata
Modello 4 — Diffida per uso di indumenti con loghi estranei in riunione internazionale
Egr. Sig./Sig.ra ____________________,
in occasione della videoconferenza del __________ con i partner esteri del progetto “Global X”, Lei ha partecipato indossando una felpa recante il logo di un competitor diretto, in contrasto con l’art. 8 del Codice Etico che vieta la promozione di marchi concorrenti durante eventi ufficiali. Il fatto ha creato imbarazzo istituzionale e rischia di compromettere la credibilità della nostra partnership. Le riconosciamo, ai sensi dell’art. 7 L. 300/1970, cinque giorni per eventuali chiarimenti o richiesta di audizione. L’inosservanza delle linee guida sul dress code, ove reiterata, potrà condurre a sanzioni disciplinari fino alla sospensione. La invitiamo a verificare d’ora in poi l’adeguatezza degli indumenti prima di ogni incontro aziendale.
Cordialmente
Luogo e data
Firma autorizzata