Il libero professionista, diversamente da quanto succede con le ditte individuali e con le società, deve intestare l’attività al nome e cognome e non ha altre possibilità. Non può utilizzare, dunque, nessuna ragione sociale o denominazione.
Può però proporsi al pubblico con un’insegna del tipo “NOME e COGNOME” seguito da diciture come “studio di consulenza direzionale” (ad esempio).
Inoltre puoi serenamente utilizzare il tuo marchio per scopi di marketing o pubblicità, ma mai in documenti amministrativi o fiscali.