Una lettera di richiamo per abbandono del posto di lavoro è un documento formale redatto da un datore di lavoro o dal suo rappresentante legale (ad esempio, il dipartimento delle risorse umane), che viene inviato a un dipendente che ha lasciato in modo ingiustificato il suo posto di lavoro.
Questa lettera serve a sottolineare la gravità dell’azione del dipendente e a richiamarlo per la sua mancanza. Spesso, è il primo passo di un processo disciplinare che può portare a sanzioni più gravi, come la sospensione o il licenziamento, se il comportamento non cambia.
La lettera di richiamo dovrebbe includere una chiara descrizione dell’infrazione, la data e l’ora dell’abbandono, le politiche dell’azienda in merito a tale comportamento e le possibili conseguenze se il comportamento non dovesse cambiare. Infine, la lettera dovrebbe fornire un’opportunità al dipendente di correggere il comportamento, ad esempio specificando un termine entro il quale il dipendente deve tornare al lavoro o rispondere alla lettera.
È importante notare che la lettera di richiamo dovrebbe essere inviata in maniera tale da poter documentare la sua ricezione da parte del dipendente, ad esempio tramite raccomandata o consegna a mano con ricevuta di ritorno. Questo può essere importante per proteggere l’azienda in caso di possibili azioni legali future.
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Come scrivere una Lettera di richiamo per abbandono del posto di lavoro
Una lettera di richiamo per abbandono del posto di lavoro è il documento con cui l’azienda contesta a un dipendente l’allontanamento ingiustificato dalla sede o dalla postazione durante l’orario di servizio. L’atto è delicato perché la condotta, se reiterata o grave, può costituire giusta causa di licenziamento: per questo la procedura dev’essere ineccepibile sotto il profilo giuridico e probatorio.
Il riferimento di base è l’articolo 2104 del codice civile, che impone al lavoratore diligenza e obbedienza; l’abbandono, infatti, interrompe la prestazione concordata e può mettere a rischio la continuità produttiva o la sicurezza dei colleghi. L’articolo 2106 consente la sanzione disciplinare proporzionata, mentre l’articolo 7 dello Statuto dei Lavoratori disciplina modalità e garanzie del procedimento: tempestività, descrizione dettagliata dei fatti, diritto di difesa minimo di cinque giorni. A livello contrattuale, quasi tutti i CCNL qualificano l’abbandono del posto come infrazione grave, distinguendo tra allontanamento momentaneo senza autorizzazione e abbandono definitivo del turno.
Prima di contestare occorre raccogliere prove oggettive: registri badge, sistemi GPS per mezzi aziendali, log di accesso a software gestionali, testimonianze dei responsabili o fotogrammi di videosorveglianza. Se l’assenza ha provocato interruzioni di linee, mancato presidio di macchinari o violazioni di norme di sicurezza (D.Lgs 81/2008), è importante documentare anche le conseguenze operative o i rischi generati.
La lettera va notificata non appena completate le verifiche, di regola entro pochi giorni dall’episodio. Un ritardo eccessivo può rendere il richiamo inefficace perché percepito come tardivo e, in sede giudiziale, potrebbe essere qualificato come rinuncia tacita all’azione disciplinare.
L’intestazione riporta i dati dell’impresa e del dipendente, la data e l’oggetto (“Richiamo per abbandono del posto di lavoro del …”). Il corpo descrive l’accaduto in modo cronologico: ora di inizio turno, momento dell’allontanamento, durata e, se pertinente, mancata timbratura di uscita. Va indicato chi ha constatato l’assenza, come è stato sostituito il lavoratore e quali ripercussioni ne sono derivate (fermo impianto, ritardi, rischi). Subito dopo si citano gli articoli del CCNL e del regolamento interno che vietano l’allontanamento non autorizzato, oltre agli articoli 2104 e 2106 c.c.
La lettera deve informare il dipendente che dispone di cinque giorni di calendario dalla ricezione per inviare scritti difensivi o chiedere un’audizione – con facoltà di farsi assistere da un rappresentante sindacale – e indicare l’indirizzo PEC o l’ufficio HR competente. Giustificazioni possibili possono riguardare malore improvviso (da provare con certificato medico), ordine contrario di un superiore gerarchico o circostanze di forza maggiore; l’azienda è tenuta a valutarle prima di irrogare la sanzione.
Dopo il contraddittorio, il datore deciderà la misura disciplinare: ammonizione scritta se l’allontanamento è breve e senza impatto, multa o sospensione se c’è recidiva o danno economico, fino al licenziamento per giusta causa quando la condotta ha messo in pericolo la sicurezza di persone o beni o ha causato grave disservizio. È opportuno spiegare nella lettera iniziale che l’azienda «si riserva di adottare la sanzione prevista dal CCNL, in proporzione alla gravità accertata e all’eventuale reiterazione».
La lettera deve essere consegnata a mano con firma per ricevuta, inviata via PEC o raccomandata A/R; la prova della ricezione fa decorrere il termine dei cinque giorni. Copia dell’atto, le difese del lavoratore, eventuale decisione finale e tutti gli elementi probatori resteranno nel fascicolo personale, costituendo il dossier in caso di impugnazione.
Conclusa la procedura, è utile un colloquio di rientro: chiarire le regole di presidio, ribadire eventuali canali di richiesta permessi d’urgenza e, se necessario, programmare un affiancamento o riorganizzare la turnistica. In questo modo la lettera di richiamo non resta un atto punitivo isolato, ma si inserisce in una strategia complessiva di prevenzione delle assenze ingiustificate e di tutela della continuità aziendale.
Esempio di Lettera di richiamo per abbandono del posto di lavoro
Abbandono del posto in reparto produttivo
Oggetto: Richiamo disciplinare per abbandono non autorizzato della postazione – giorno ___
Egr. Sig./Sig.ra ____________________,
Le contestiamo che il //20___, alle ore :, durante il turno 06:00-14:00, ha lasciato la postazione “Linea Pressa 3” senza preventiva autorizzazione del Capo Reparto e senza effettuare la prevista timbratura d’uscita. L’allontanamento, durato ___ minuti, è stato accertato dal verbale interno n. /20 ed ha prodotto il fermo impianto con ritardo di ___ pezzi sul programma di produzione.
Tale condotta integra abbandono del posto di lavoro ai sensi dell’art. 2104 c.c., viola l’art. ___ del CCNL Metalmeccanico e il § 4.2 del Regolamento Sicurezza.
Ai sensi dell’art. 7 L. 300/1970, dispone di cinque giorni di calendario dal ricevimento della presente per:
presentare memorie difensive, oppure
chiedere audizione presso l’Ufficio Risorse Umane (eventualmente assistito/a da rappresentante sindacale).
In difetto di giustificazioni idonee l’azienda irrogherà la sanzione disciplinare prevista, diffidandoLa dal reiterare simili comportamenti.
Distinti saluti
Luogo e data ____________________
Firma del datore di lavoro o del delegato
Abbandono di turno notturno in struttura sanitaria
Oggetto: Contestazione disciplinare per interruzione non autorizzata del servizio
Egr. Dott./Dott.ssa ____________________,
La informiamo che nella notte tra il //20___ e il //20___, durante il turno h 22:00-06:00 nel reparto Terapia Intensiva, Lei si è allontanato/a dall’unità operativa dalle ore : alle ore : senza sostituzione, lasciando privi di presidio tre pazienti in ventilazione meccanica. L’assenza è stata rilevata dal coordinatore infermieristico e registrata nel rapporto di reparto prot. TI//20.
Il comportamento in parola costituisce abbandono del posto di lavoro, in violazione dell’art. ___ CCNL Sanità e dell’obbligo di diligenza di cui all’art. 2104 c.c.
Entro cinque giorni dal ricevimento della presente potrà presentare le Sue giustificazioni scritte o richiedere un colloquio con la Direzione Sanitaria; in mancanza, l’Azienda valuterà l’irrogazione di una sanzione disciplinare proporzionata, riservandosi ogni ulteriore iniziativa prevista dalle norme vigenti.
Cordiali saluti
Luogo e data ____________________
Firma del Direttore Sanitario
Abbandono del cantiere con implicazioni di sicurezza
Oggetto: Richiamo formale per abbandono del cantiere e violazione norme HSE
Egr. Sig./Sig.ra ____________________,
in data //20___, alle ore :, ha abbandonato il cantiere sito in ____________________ senza autorizzazione del Preposto, contravvenendo al Piano di Sicurezza (POS § 6) che impone la presenza continuativa di due addetti per le attività in quota. L’allontanamento ha determinato la sospensione dei lavori e la mancata vigilanza su materiali pericolosi, esponendo l’Impresa a rischio sanzioni ex D.Lgs 81/2008.
La Sua condotta viola l’art. 20 del citato decreto, l’art. ___ del CCNL Edilizia e l’obbligo di fedeltà di cui all’art. 2105 c.c.
Le riconosciamo cinque giorni per presentare eventuali difese o chiedere audizione presso l’Ufficio Tecnico. Trascorso tale termine, in assenza di motivazioni valide, sarà adottata la sanzione disciplinare prevista e, in caso di recidiva, potranno essere attivati provvedimenti più gravi.
Distinti saluti
Luogo e data ____________________
Firma del Responsabile di Cantiere
Abbandono del posto in call-center e disservizio al cliente
Oggetto: Ammonizione per abbandono del posto di lavoro – turno customer care
Egr. Sig./Sig.ra ____________________,
il giorno //20___, durante il Suo turno 14:00-22:00, si è disconnesso/a dal sistema VOIP alle ore :, risultando offline per ___ minuti. L’allontanamento non è stato comunicato al Team Leader, ha generato ___ chiamate perse e l’apertura di n. ___ reclami (ticket CRM ##____).
Ciò contrasta con l’art. ___ del CCNL Telecomunicazioni, con la Policy “Presidio continuativo” § 3 e con l’art. 2104 c.c.
Ai sensi dello Statuto dei Lavoratori dispone di cinque giorni per far pervenire le Sue giustificazioni o chiedere un’audizione; in difetto, Le sarà comminata la misura disciplinare prevista, con avvertenza che ulteriori episodi comporteranno l’applicazione di sanzioni più gravi sino al licenziamento per giusta causa.
Cordialmente
Luogo e data ____________________
Firma del Responsabile del Servizio Clienti