l colloquio di lavoro è un momento fondamentale e prezioso, per questo è necessario prepararsi con determinazione e impegno, senza tralasciare nulla.
Con la crisi attuale può non capitare spesso di avere dei colloqui di lavoro e bisogna dimostrare la propria intelligenza non solo durante il colloquio, ma anche prima, studiando una strategia vincente per eccellere sugli altri.
STUDIARE L’AZIENDA
Il primo consiglio fondamentale è quello di studiare l’azienda che si va ad incontrare. Oggi farlo è anche molto più semplice di un tempo, visto che Internet ci aiuta molto. Quasi sempre il colloquio viene aperto dall’intervistatore che racconta per sommi capi l’azienda, ma è fondamentale non cadere dalle nuvole e anzi dimostrare di conoscere l’azienda, la sua storia, i prodotti/servizi di maggior successo, le criticità, i principali competitors, etc. Per informarsi è bene leggere con attenzione il sito ufficiale, ma è meglio non fermarsi a quello. Su LinkedIn si possono trovare altre informazioni ed anche molte interazioni tra l’azienda e i suoi interlocutori, sia interni che esterni. E’ bene poi cercare il profilo ufficiale Facebook, perché lì potrete capire che tipo di percezionene l’azienda vuole dare di sé, quanta attenzione è data al cliente, quali sono i prodotti di punta in quel momento e quali sono le critiche che vengono poste più spesso da clienti e prospect. Infine è bene conoscere il contesto competitivo, cercando informazioni sui maggiori competitors di mercato.
CONOSCERE SE STESSI
In genere siamo tutti sicuri di conoscere molto bene noi stessi, ma poi ci troviamo a titubare di fronte a domande secche. Per “conoscere se stessi” intendo dire sapere con chiarezza quali sono i nostri obiettivi, i ruoli che ci interessano maggiormente, saper descrivere sinteticamente il nostro carattere e le nostre esperienze professionali. Se è passato un po’ di tempo dall’ultimo colloquio di lavoro sostenuto, è bene anche rileggere il proprio CV e pensare alle domande che potrebbero scaturirne. A volte ci sono esperienze ormai lontane, oppure non molto importanti, su cui anche noi dobbiamo rinfrescare un po’ la memoria.
AVERE L’ATTEGGIAMENTO GIUSTO
La prima regola è essere sè stessi, perché la spontaneità è più vincente di una brutta interpretazione. Va detto però che bisogna mettersi nei panni di chi ci sta intervistando e immaginare che tipo di persona voglia privilegiare più delle altre. Di sicuro cercherà una persona determinata, con le idee chiare, ambiziosa ma anche con il senso del sacrificio, pronta ad assumersi responsabilità ma anche ad impegnarsi eventualmente su occupazioni noiose o di basso profilo. Cercate di dimostrarvi umili ma anche ambiziosi: l’umiltà senza ambizione non porta lontano, ma anche l’ambizione senza umiltà è deleteria e nessuno vuole avere giovani compagni di lavoro che puntano subito in alto senza volersi sacrificare.
PREPARARE LE RISPOSTE ALLE DOMANDE PIU’ COMUNI
Ci sono molte domande che ricorrono spesso nei colloqui e su cui quindi si può lavorare in anticipo. Dal classico parlami di te fino ai punti di forza e di debolezza, per finire a domande sui propri obiettivi.