Retribuzione è il termine con il quale si indica comunemente il salario che spetta ai lavoratori dipendenti.
Quando si parla di retribuzione lorda si intende la somma complessiva del salario più tutti gli oneri fiscali e sociali a carico del dipendente.
La retribuzione netta è invece l’ammontare di denaro che effettivamente viene erogato a favore del dipendente, al neto di tutti gli oneri.
Gli oneri principali che compongono la retribuzione lorda ma non la retribuzione netta e che quindi vanno sottratti per calcolare il netto in busta paga, sono
i contributi previdenziali: la quota dei contributi da versare all’INPS varia a seconda del tipo di contratto. Come regola generale l’aliquota contributiva nei rapporti di lavoro dipendente è pari al 33% della retribuzione lorda, di cui 2/3 a carico dell’azienda e 1/3 a carico del dipendente, ovvero il 9,19%. Oltre i 45.530 euro scatta un ulteriore 1%, quindi l’aliquota per la parte eccedente è pari al 10,19%.
la contribuzione Irpef: l’imposta sul reddito lordo aumenta proporzionalmente al reddito, formando i cosiddetti scaglioni Irpef. Da considerare anche le addizionali statali e comunali all’irpef.
Concorrono poi al calcolo della retribuzione netta anche le detrazioni, per esempio quelle per i carichi familiari quando si hanno familiari a proprio carico.