Una lettera di richiamo per rifiuto straordinario è un documento formale che un datore di lavoro può inviare a un dipendente che rifiuta di lavorare ore straordinarie. Questa lettera serve come avvertimento o rimprovero ufficiale, evidenziando la violazione del contratto di lavoro o delle politiche aziendali.
In generale, la lettera dovrebbe includere una descrizione chiara e dettagliata dell’incidente, specificare la violazione del contratto o delle politiche aziendali, e delineare le possibili conseguenze se il comportamento continua. Queste conseguenze possono variare da ulteriori richiami scritti a possibili azioni disciplinari, compreso il licenziamento.
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Come scrivere una Lettera di richiamo per rifiuto straordinario
Una lettera di richiamo che contesta il rifiuto ingiustificato di svolgere lavoro straordinario si muove in un’area particolarmente delicata del diritto del lavoro italiano, perché incide su due interessi contrapposti: da un lato la facoltà del datore di modulare l’orario oltre i limiti ordinari per esigenze organizzative, dall’altro il diritto del lavoratore a non subire un carico eccedente le soglie fissate dalla legge o a sottrarsi quando sussistano ragioni legittime. Perché la contestazione sia valida e difendibile, è indispensabile seguire con rigore le tappe imposte dall’ordinamento e dai contratti collettivi.
Il fondamento normativo parte dal D.Lgs 66/2003, che definisce lavoro straordinario qualunque prestazione eccedente le 40 ore settimanali (o l’orario inferiore stabilito dalla contrattazione) e subordina la legittimità della richiesta a tre condizioni: consenso del dipendente (salvo ipotesi tassative in cui l’obbligo nasce dal contratto collettivo), rispetto del limite di 250 ore annuali (cifra derogabile dal CCNL) e tutela della salute ai sensi dell’articolo 2087 c.c. Il rifiuto è illegittimo solo se l’azienda dimostra di aver agito entro queste coordinate, con adeguato preavviso e motivazioni tecniche, produttive o sostitutive non eludibili altrimenti.
Quando tali presupposti ricorrono, l’eventuale diniego ingiustificato lede l’obbligo di diligenza e obbedienza dell’articolo 2104 c.c. e integra una condotta disciplinarmente rilevante. La procedura deve allora svilupparsi nel perimetro dell’articolo 7 dello Statuto dei Lavoratori, che impone tempestività nella contestazione (pochi giorni dall’accaduto), descrizione puntuale dei fatti (giorno, turno, numero delle ore richieste, ragione dell’urgenza, effetti organizzativi del diniego) e garanzia del contraddittorio (di regola cinque giorni per difese scritte o audizione, con facoltà di farsi assistere dal sindacato).
Sul piano contenutistico la lettera dovrà:
-inquadrare la fonte che attribuisce al datore il potere di richiedere lo straordinario: clausola del CCNL, accordo aziendale, articolo 5 del contratto individuale o procedura di emergenza prevista dal DVR;
-attestare l’avvenuta comunicazione preventiva al lavoratore (verbale di ordine di servizio, e-mail, turnazione affissa) con indicazione dell’orario supplementare richiesto;
-evidenziare l’assenza di cause esonerative: superamento dei limiti massimi di legge, pregiudizio alla salute documentato dal medico competente, coincidenza con doveri familiari tutelati (art. 33 L. 104/1992, maternità, permesso ex art. 37 D.Lgs 151/2001);
-descrivere le ricadute concrete del rifiuto: fermo linea, slittamento consegne, necessità di copertura con lavoratori interinali o altre spese vive.
A valle dell’esposizione, la lettera deve richiamare in modo espresso le norme contrattuali violate e prefigurare la sanzione che l’azienda si riserva di irrogare dopo aver valutato le eventuali giustificazioni: dall’ammonizione scritta alla sospensione, sino al licenziamento per insubordinazione nei casi di recidiva grave, sempre nel rispetto del principio di proporzionalità fissato dalla Corte di Cassazione.
Un passaggio essenziale è la valutazione delle difese: se il dipendente invoca motivi di salute (certificati) o l’avvenuto superamento del monte-ore annuale, l’azienda dovrà riconsiderare il provvedimento; se le giustificazioni risultano infondate, potrà procedere disciplinarmente, comunicandolo con atto separato che specifichi la sanzione, i termini per impugnarla e l’eventuale iscrizione nel fascicolo personale.
Dal punto di vista formale, la notifica deve garantire la prova della ricezione (PEC, raccomandata A/R, consegna a mano controfirma). Nel fascicolo vanno conservati: ordine di servizio, tabulati orari, registro straordinari progressivi e ogni corrispondenza intercorsa. Questa documentazione sarà decisiva in caso di eventuale impugnazione davanti al giudice del lavoro o al collegio arbitrale previsto dal CCNL.
Esempio di Lettera di richiamo per rifiuto straordinario
Modello 1 — Richiamo per rifiuto ingiustificato di straordinario in reparto produttivo
Egr. Sig./Sig.ra ____________________,
Le contestiamo il diniego opposto il __________, alle ore __________, all’ordine di prolungare il turno di due ore per completare la produzione del lotto urgente n. __________, comunicatoLe con l’avviso prot. n. __________ esposto in bacheca e inviatoLe via e-mail aziendale il giorno precedente.
Il rifiuto ha provocato il fermo della linea Pressa 4 e il ritardo di 24 ore nella consegna al cliente __________, con costi aggiuntivi stimati in € __________. La condotta viola l’art. __________ del CCNL Metalmeccanico, il punto 6.2 del Regolamento Turni e gli obblighi di diligenza e obbedienza di cui all’art. 2104 c.c.
In base all’art. 7 L. 300/1970 dispone di cinque giorni dal ricevimento della presente per produrre memorie difensive o chiedere audizione presso l’Ufficio Risorse Umane, anche con assistenza sindacale. Trascorso tale termine, valutate le Sue giustificazioni, l’azienda determinerà la sanzione disciplinare proporzionata, avvertendoLa che un’ulteriore recidiva potrà comportare provvedimenti più gravi.
Distinti saluti
Luogo e data
Firma autorizzata
Modello 2 — Richiamo per rifiuto di straordinario serale durante inventario di punto vendita
Egr. Sig./Sig.ra ____________________,
in occasione dell’inventario straordinario programmato per il __________, comunicato con circolare interna del __________, Lei ha dichiarato la propria indisponibilità a trattenersi oltre l’orario 18:00-22:00, nonostante la clausola 4-bis del Suo contratto individuale (“flessibilità inventariale”) e l’art. __________ del CCNL Terziario, che prevede l’obbligo di prestare lavoro straordinario nei picchi inventariali annuali. Il mancato apporto ha comportato il rinvio delle chiusure contabili e il ricorso a personale interinale con aggravio di € __________.
Dispone di cinque giorni, ex art. 7 L. 300/1970, per presentare memorie difensive o chiedere audizione. In assenza di giustificazioni valide, l’azienda comminerà la sanzione disciplinare ritenuta congrua e La diffida dal reiterare comportamenti analoghi.
Distinti saluti
Luogo e data
Firma autorizzata
Modello 3 — Richiamo per rifiuto di reperibilità straordinaria nel settore IT
Egr. Sig./Sig.ra ____________________,
Il giorno __________ alle ore __________, a seguito del guasto critico ai server DataHub, Le è stato richiesto di attivare il piano di reperibilità straordinaria, come previsto dall’art. 10 dell’Accordo Aziendale ICT del __________. Lei ha opposto rifiuto, adducendo generiche “impegni personali” non supportati da cause di forza maggiore. L’assenza del Suo intervento ha prolungato il blocco dei servizi di e-commerce per 3 ore, causando penali contrattuali di € __________. Il Suo comportamento contrasta con l’art. __________ del CCNL Servizi Innovativi e con l’obbligo di collaborazione ex art. 2104 c.c.
Entro cinque giorni dal ricevimento potrà esercitare il diritto di difesa presentando memorie o chiedendo audizione presso HR; in difetto, sarà irrogata la misura disciplinare prevista, tenuto conto dell’impatto economico e reputazionale subìto.
Cordialmente
Luogo e data
Firma autorizzata
Modello 4 — Richiamo per rifiuto di straordinario in call-center durante emergenza guasti rete
Egr. Sig./Sig.ra ____________________,
Le contestiamo il diniego manifestato il __________ alle ore __________ all’ordine di prolungare il proprio turno di ulteriori tre ore, necessario a gestire il picco di chiamate generato dal grave guasto di rete nazionale comunicato dall’Operatore Infrastrutturale alle 15:20 dello stesso giorno. La richiesta, inviataLe via e-mail aziendale (prot. n. __________) e ribadita dal Supervisore di Sala, rientrava nell’art. __________ del CCNL Telecomunicazioni e nella procedura interna EM-04 che, in caso di interruzioni di servizio, prevede l’obbligo di straordinario per gli operatori assegnati alla coda “Assistenza guasti 24/7”.
Il Suo rifiuto, privo di giustificazione conforme alle cause esonerative (superamento del limite annuo, documentato impedimento di salute o gravi motivi familiari), ha costretto l’azienda a coprire la postazione con un operatore esterno in somministrazione, generando un costo aggiuntivo di € __________ e un incremento dei tempi medi di risposta a 14 minuti, oltre gli SLA contrattuali.
La condotta descritta viola l’obbligo di diligenza e collaborazione sancito dagli artt. 2104 e 2105 c.c., nonché il punto 5.1 del Regolamento Servizio Clienti. Ai sensi dell’art. 7 della L. 300/1970 dispone di cinque giorni di calendario dal ricevimento della presente per presentare memorie difensive o chiedere un’audizione, con facoltà di farsi assistere da un rappresentante sindacale. Trascorso tale termine, valutate le Sue eventuali giustificazioni, l’azienda adotterà la sanzione disciplinare proporzionata, avvertendoLa che il reiterarsi di analoghi comportamenti potrà comportare provvedimenti più gravi sino al licenziamento per giusta causa.
Confidiamo nel Suo immediato ravvedimento e restiamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Distinti saluti
Luogo e data
Firma autorizzata