Una lettera di richiamo per comportamento irrispettoso è un documento formale che un datore di lavoro o un responsabile invia a un dipendente che ha mostrato un comportamento inappropriato o irrispettoso sul posto di lavoro. La lettera serve a informare il dipendente che il suo comportamento non è accettabile e che deve cambiare.
La lettera dovrebbe includere dettagli specifici sul comportamento del dipendente, come quando e dove si è verificato e perché è considerato inappropriato o irrispettoso. Inoltre, la lettera dovrebbe indicare le possibili conseguenze se il comportamento non cambia, che possono variare da una ulteriore lettera di richiamo a una sospensione o addirittura a un licenziamento.
La lettera di richiamo serve anche come documentazione del comportamento del dipendente, nel caso in cui sia necessario intraprendere ulteriori azioni disciplinari in futuro. È importante che la lettera sia scritta in modo professionale e rispettoso, rimanendo ferma nel richiedere un cambiamento nel comportamento del dipendente.
Indice
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Come scrivere una Lettera di richiamo per comportamento irrispettoso
Una lettera di richiamo per comportamento irrispettoso è il documento con cui l’azienda contesta formalmente a un dipendente atteggiamenti offensivi, aggressivi o comunque lesivi della dignità altrui. Per risultare legittima e davvero utile a ripristinare un clima di collaborazione, la contestazione deve rispettare la procedura dell’articolo 7 dello Statuto dei Lavoratori e i principi di tempestività, specificità e proporzionalità elaborati dalla giurisprudenza.
Cornice normativa e fonti interne
Il dovere di tenere condotte corrette discende dagli articoli 2104 e 2106 del codice civile (diligenza, obbedienza e responsabilità disciplinare). A ciò si affiancano le clausole del contratto collettivo e del regolamento aziendale che definiscono standard di rispetto reciproco e divieti di molestie, offese o minacce. Indicando con precisione queste fonti nella lettera, l’azienda chiarisce quali regole sono state violate e garantisce al dipendente la possibilità di difendersi in modo consapevole.
Tempestività e raccolta delle prove
La contestazione deve partire appena l’azienda accerta l’episodio: un ritardo ingiustificato potrebbe farla annullare per vizio di tardività. Nell’immediato è indispensabile raccogliere prove oggettive: testimonianze scritte, verbali di sopralluogo, eventuali filmati interni, e-mail o chat che documentino parole o gesti irrispettosi. Questa documentazione andrà citata o allegata alla lettera per dimostrare la concretezza dei fatti.
Struttura della lettera
L’intestazione riporta i dati dell’azienda, quelli del lavoratore, il luogo e la data. L’oggetto, conciso, preannuncia il contenuto disciplinare (“Richiamo scritto per comportamento irrispettoso del …”).
Nel corpo si descrive l’episodio in termini fattuali: data, ora, luogo, persone coinvolte, parole pronunciate o gesti compiuti. Vanno evitati aggettivi moralistici; bastano i fatti riscontrabili, così da eludere l’accusa di contestazione generica o diffamatoria. Subito dopo si espone l’impatto sull’azienda: clima deteriorato, interruzione del lavoro, rischi reputazionali con clienti o partner, sofferenza psicologica di colleghi o sottoposti. Collegare condotta e conseguenze rende proporzionata l’eventuale sanzione.
Garanzia del contraddittorio
La lettera concede al dipendente almeno cinque giorni di calendario, ex art. 7 L. 300/1970, per presentare memorie difensive o chiedere un’audizione (anche con assistenza sindacale). Deve indicare recapiti e modalità per l’invio di tali giustificazioni. L’azienda è tenuta a valutare ogni spiegazione prima di decidere la sanzione: fattori attenuanti potrebbero essere stress eccezionale, provocazioni subite, scarsa chiarezza delle regole, scusarsi subito dopo il fatto.
Proporzionalità e sanzioni possibili
Nella parte finale si avverte che, una volta esaminate le difese, l’azienda potrà irrogare la misura disciplinare prevista dal CCNL: ammonizione scritta, multa, sospensione dal servizio e dalla retribuzione o, nei casi di particolare gravità o recidiva, licenziamento per giusta causa. Al contempo si sottolinea la finalità correttiva della procedura: ciò che si vuole è impedire la reiterazione, non punire oltre il necessario.
Tono e chiusura
Malgrado la fermezza, il linguaggio deve restare professionale. È opportuno concludere sostenendo la volontà di ripristinare un clima sereno e invitando il lavoratore a un confronto costruttivo, magari ricordando la disponibilità di un percorso di formazione su gestione dei conflitti o comunicazione assertiva.
Notifica e archiviazione
La lettera va consegnata con tracciabilità: raccomandata A/R, PEC o a mano con firma per ricevuta. Copia del richiamo, delle memorie difensive e dell’eventuale provvedimento sanzionatorio confluisce nel fascicolo personale, costituendo prova della correttezza della procedura in caso di impugnazione.
Follow-up
Dopo la chiusura della procedura è utile programmare un incontro di verifica per accertare che il comportamento sia cambiato e che le relazioni nel team siano state ricomposte. Se necessario, l’azienda può predisporre ulteriori momenti di mediazione o sostegno psicologico, nella logica di prevenire nuovi attriti.
Esempio di Lettera di richiamo per comportamento irrispettoso
Modello 1 — Richiamo scritto per offese verbali a un collega
Egr. Sig./Sig.ra ____________________,
con riferimento ai fatti occorsi il _____________ alle ore _____________ presso l’ufficio _____________, Le contestiamo il comportamento irrispettoso da Lei tenuto nei confronti della collega _________, al/alla quale ha rivolto espressioni offensive («») udite da più testimoni e riportate nel verbale interno n. ___________.
Tale condotta viola l’articolo ________ del CCNL di categoria, il paragrafo ________ del Codice Etico aziendale e gli obblighi di diligenza e correttezza previsti dagli articoli 2104 e 2105 c.c. Ai sensi dell’art. 7 della L. 300/1970 dispone di cinque giorni dal ricevimento della presente per inoltrarci memorie difensive o richiedere audizione presso l’Ufficio Risorse Umane, anche con assistenza sindacale. In difetto di giustificazioni idonee l’azienda assumerà i provvedimenti disciplinari proporzionati, diffidandoLa dal reiterare simili atteggiamenti.
Distinti saluti
Luogo e data
Firma autorizzata
Modello 2 — Contestazione disciplinare per atteggiamento denigratorio verso il superiore
Egr. Sig./Sig.ra ____________________,
in occasione del briefing di reparto del _____________ Lei ha interrotto ripetutamente il Responsabile _____________, utilizzando toni aggressivi e frasi denigratorie («___________») che hanno costretto alla sospensione dell’incontro e creato disordine tra i presenti. Il comportamento descritto contrasta con l’art. ________ del Regolamento Interno e con l’obbligo di rispetto dell’autorità gerarchica sancito dal CCNL _____________.
Entro cinque giorni potrà far pervenire eventuali giustificazioni scritte o chiedere di essere sentito/a; trascorso tale termine, valutate le Sue difese, sarà irrogata la sanzione disciplinare ritenuta congrua, avvertendoLa che la recidiva potrà condurre a misure più gravi sino al licenziamento per giusta causa.
Cordiali saluti
Luogo e data
Firma autorizzata
Modello 3 — Ammonizione formale per linguaggio offensivo in presenza di clientela
Egr. Sig./Sig.ra ____________________,
il giorno _____________ alle ore _____________, nell’area reception, ha rivolto al collega ____________________ l’espressione «___________» in presenza di due clienti (nominativi a verbale). L’episodio ha leso l’immagine di professionalità che la nostra società deve garantire all’utenza, violando l’art. ________ del CCNL Terziario e il paragrafo 2.1 del Manuale di comportamento verso il pubblico.
Le riconosciamo, ex art. 7 L. 300/1970, un termine di cinque giorni per presentare memorie difensive o richiedere un colloquio. In assenza di motivazioni adeguate Le sarà notificata l’ammonizione scritta e Le sarà richiesto di partecipare al prossimo modulo formativo sulla comunicazione assertiva.
Distinti saluti
Luogo e data
Firma autorizzata
Modello 4 — Diffida per minacce e gesti intimidatori
Egr. Sig./Sig.ra ____________________,
La presente per contestarLe il grave comportamento tenuto il _____________ alle ore _____________ nel parcheggio aziendale, dove, a seguito di un diverbio, ha avvicinato il collega ____________________ con atteggiamento minaccioso, pronunciando le parole «___________» e stringendo i pugni in segno di aggressione (cfr. dichiarazioni testimonali prot. n. ___________).
Tali atti configurano violazione dell’articolo ________ del CCNL Metalmeccanico e dell’art. 8 del Regolamento disciplinare interno e incidono gravemente sul rapporto fiduciario. Ai sensi dell’art. 7 L. 300/1970, dispone di cinque giorni per far valere le Sue ragioni; in difetto di elementi attenuanti l’azienda valuterà la sospensione dal servizio o, in caso di recidiva, il licenziamento per giusta causa.
Cordialmente
Luogo e data
Firma autorizzata