Avete deciso di cambiare fornitore di elettricità, ma non sapete come orientarvi tra le varie offerte presenti sul mercato. Un buon servizio non deve solo far risparmiare sulla bolletta ma deve offrire anche un’assistenza tecnica di qualità, un contratto serio e rispettare i diritti del consumatore. Leggi la guida per conoscere i criteri da seguire per scegliere il miglior fornitore di energia elettrica.
Di fronte all’ampio mercato delle società fornitrici di energia elettrica la prima cosa da fare è quella di cercare un primo contatto, che può essere telefonico oppure online. In questo modo è possibile acquisire tutte le informazioni che ci interessano chiarendoci ogni dubbio, e aderire ad un’eventuale promozione. Facciamo attenzione, l’operatore oltre a dover essere gentile e professionale, deve anche e soprattutto informarsi sulle abitudini del cliente, sul suo tipo di consumo. Quindi deve rivolgere domande semplici sul tempo passato in casa, sull’uso degli elettrodomestici, sul numero dei componenti della famiglia ecc. Tali domande sono necessarie per adattare l’offerta allo stile di consumo del cliente stesso.
Ma non solo, è molto importante che l’operatore fornisca all’interessato tutte le informazioni possibili sulla proposta avanzata. Anzitutto informarlo sui reali costi della fornitura e sulla periodicità della fatturazione. Molto spesso il costo che viene proposto nelle pubblicità è privo di un grano numero di voci che poi puntualmente ritroviamo in bolletta. Infatti pur di vendere, gli operatori sono disponibili ad adottare ogni tipo di tecnica, anche scorretta, per questo motivo è sempre opportuno non essere precipitosi e leggere attentamente tutti i termini del contratto. E a proposito di contratto, occorre fare attenzione a quelli con scadenza determinata. Sono contratti molto convenienti da un punto di vista economico ma è sempre buona norma informarsi sulla tariffa che verrà applicata una volta terminato il periodo di sconto. Potrebbe essere molto alta e dunque non più conveniente.
Un altro aspetto non meno importante è quello relativo al diritto di recesso. Può capitare di avere dei ripensamenti oppure di non trovarsi bene con quella determinata società. Prima dunque di aderire a qualsiasi tipo di proposta e di offerta è sempre bene informarsi sulla possibilità di cambiare e di recedere. Non sempre gli operatori sono chiari su questo punto ma la possibilità di cambiare è un nostro diritto, come spiegato nel dettaglio in questa guida su Consumatoreinformato.net.
Un occhio di riguardo anche al tempo di attivazione dell’energia elettrica. Occorre premettere che l’attivazione non dipende solo dalla società con la quale si è stipulato il contratto ma anche dall’azienda locale che si occupa della questione. Mediamente comunque il tempo di attesa si aggira intorno alle 78 ore. Ma se entro i 45 giorni non si ottiene alcuna risposta allora è probabile che la società non vi abbia accettati come clienti.