Perché vi sia azienda occorre la presenza congiunta, in associazione allo svolgimento di un’attività economica, di alcuni
fondamentali caratteri di aziendalità. Questi caratteri sono: coordinazione sistemica, autonomia, equilibrio economico,
durabilità e creazione del valore.
La coordinazione sistemica è una qualità generale che si esprime e può essere analizzata
attraverso tre aspetti parziali di ordine dell’azienda: una relazione tra le persone, tra i beni del patrimonio e tra le persone e i
beni; una relazione ordinata tra le operazioni nelle quali si manifesta l’attività delle persone sui beni; e una relazione ordinata
tra le condizioni interne ed esterne all’azienda.
L’ordinazione sistemica è all’origine di altri essenziali caratteri di aziendalità,
quali l’equilibrio, la durabilità e l’autonomia. Tutti questi caratteri individuati in un istituto fanno si che egli abbia al proprio,
interno un’azienda.
L’equilibrio economico è una caratteristica, ma al tempo stesso obiettivo dell’azienda, esso si basa su
tanti concetti minori, quali l’equilibrio finanziario quando le entrate sono uguali alle uscite; ed equilibrio reddituale
(economico in senso stretto) quando i costi sono almeno pari ai ricavi. Oltre a questi concorre a formare lì equilibrio
economico anche l’equilibrio tra azienda e ambiente. Un’azienda in equilibrio economico massimo è quella che riesce sia a
recuperare il denaro che impiega per acquistare i fattori necessari per la sua attività, cioè remunerare tutti i fattori
produttivi, sia raggiungere l’equilibrio in tutti i suoi sottoequilibri.
L’equilibrio economico è una condizione tendenziale ed evolutiva, per questo le aziende non possono far altro che tendere sempre più ad essa. Strettamente connessi all’equilibrio
economico sono la durabilità e l’autonomia. Un’azienda in equilibrio economico, mostra una tendenziale capacità a
perdurare nel tempo.
La durabilità, cioè la tendenza dell’azienda a durare nel tempo è qualificata dall’autonomia.
L’autonomia è da intendersi sia come condizione oggettiva, sia soggettiva. Sul piano oggettivo, l’autonomia si manifesta nella
capacità di reiterare i cicli di gestione senza ricorrere sistematicamente al sostegno di terze economie. Nella dimensione
soggettiva, l’autonomia riguarda l’attitudine, da parte dei soggetti che assumono le decisioni fondamentali, a operare scelte
relativamente libere da condizionamenti esterni.
La durabilità dell’azienda può essere vista da due punti di vista. Il primo che
traiamo dalla definizione di Zappa, l’azienda è tale se garantisce una durabilità nel tempo. Secondo altri invece, la durabilità
non è altro che una conseguenza dell’attività aziendale. Secondo questa visione l’azienda tende a durare nel tempo solo se
consegue le caratteristiche di equilibrio economico, autonomia e coordinazione sistemica. Come ultimo carattere aziendale
si ha la capacità di creare valore, essa è essenziale affinché l’azienda abbia una sua utilità. L’azienda deve riuscire a creare un
margine, un plusvalore di ricchezza tra le risorse che assorbe dall’ambiente e quelle che immette nell’ambiente, distribuendo
in questo modo ricchezza che le permetterà di innescare nuovamente l’intero procedimento economico.