Come per ogni grande occasione, vi consigliamo di non improvvisare davanti al vostro interlocutore, ma di arrivare con una breve scaletta degli argomenti da affrontare. Per prepararvi, provate a immaginare il vostro capo come un cliente a cui state offrendo un prodotto (il vostro lavoro quotidiano), a cui chiedete di investire una somma (l’aumento di stipendio) in cambio di una migliore prestazione.
Quello su cui concentrarvi sono quindi i punti di forza del vostro operato per l’azienda e i risultati che deriveranno da questo investimento nei vostri confronti.
La cosa giusta da dire.
Contenuto, cominciate con degli esempi che illustrino il vostro contributo all’azienda e le cose che avete portato a termine con successo. Fornite anche una quantificazione del profitto delle vostre attività nel bilancio generale dell’azienda. In seguito, presentate i vostri obiettivi futuri e quindi i nuovi incarichi che potreste ricoprire. Parlate solo alla fine di cifre, senza imporre un importo.
Forma, nonostante il nervosismo, cercate di mantenere un atteggiamento sereno. Siate motivati e soprattutto cercate di non fare un monologo, il dialogo è importante e ascoltare il vostro interlocutore vi darà una visione completa della situazione, da tenere presente per il futuro.
Gli errori da non fare.
Evitate i conflitti, è preferibile parlare degli aspetti positivi della questione aumento. Partire dalla vostra insoddisfazione o da un reclamo non creerà il giusto contesto per la vostra richiesta;
Evitate i ricatti, minacciare di andarsene è un atteggiamento controproducente. Se non lo farete infatti, ne risentirà la vostra credibilità e il vostro futuro nell’azienda;
Evitate i paragoni, screditare il lavoro altrui non aumenterà le possibilità di successo della vostra richiesta, ma vi renderà invece un collega sgradito e un dipendente di cui non fidarsi.
In caso di rifiuto.
Contrattate, nel caso in cui il vostro capo non possa aumentarvi lo stipendio, ma si renda disponibile a premiarvi, proponete altri tipi di vantaggi che possano rendervi comunque più soddisfatti (orario flessibile, automobile aziendale, tele-lavoro);
Rilanciate, invece di andarvene sbattendo la porta, provate a giocarvi l’ultima carta proponendo al vostro capo un ulteriore periodo di osservazione del vostro lavoro, in cui vi impegnate a gestire maggiori responsabilità. Potrete così dimostrare l’importanza del vostro contributo e tornare a chiedere un aumento.
Ancora niente? Siete tornati dopo il periodo di prova e ancora non avete ottenuto l’aumento? Se siete davvero sicuri di meritarlo, provate a valutare seriamente l’ipotesi che quella non sia l’azienda per voi e a guardarvi intorno in cerca di nuove possibilità sul mercato.