L’acquisto o la vendita di un’auto usata prevede la registrazione dell’atto di vendita sul retro del certificato di proprietà che il proprietario dell’auto possiede. Il decreto Bersani (D.L. 223) prevede la possibilità di ottenere l’autentica dell’atto non solo più dal notaio, ma anche rivolgendosi agli uffici comunali, all’ACI, agli sportelli telematici dell’automobilista (STA), agli uffici provinciali della motorizzazione e agli uffici provinciali dell’ACI che gestiscono il P.R.A., il pubblico registro automobilistico.
Per effettuare l’autentica dell’atto è necessaria una marca da bollo di 14,62 euro. Questa procedura snellisce notevolmente la burocrazia che esiste dietro una compravendita privata. Lasciare che l’atto possa essere registrato da un ufficio ACI aiuta le transazioni di automobili in modo che possiamo definire esponenziale.
Se il veicolo non possiede il certificato di proprietà occorre fare una dichiarazione di vendita in forma privata, con firma del venditore autenticata e bollo. Anche in questo caso la procedura di vendita e di acquisto è molto snella e favorisce queste transazioni.
Autenticato l’atto di vendita il venditore consegna l’atto di proprietà al compratore, che è tenuto a richiedere entro 60 giorni dalla data dell’atto di vendita, la trascrizione del passaggio di proprietà in uno degli uffici ACI e del P.R.A., che rilascerà il certificato di proprietà, e richiedere l’aggiornamento della carta di circolazione all’ufficio della motorizzazione civile della propria provincia.
La registrazione dell’atto di vendita al P.R.A prevede il pagamento di un imposta provinciale che varia dai 20 ai 443,86 euro, a seconda della diversificazione degli atti.
Per aggiornare la carta di circolazione bisogna fare un versamento di 14,62 euro sul c.c. 4028 ed uno di 9 euro sul cc 9001, entrambi intestati al Dipartimento trasporti terrestri.
Con le ricevute dei versamenti, il certificato di residenza, la fotocopia della carta di circolazione e il modulo di richiesta, ci si deve presentare all’ufficio provinciale del Dipartimento dei trasporti terrestri.
Il venditore deve poi verificare che l’acquirente trascriva l’atto di vendita nei tempi previsti, altrimenti rischierebbe di incorrere nel pagamento di multe, bolli non versati ecc…, come se l’auto fosse ancora sua.