Nel momento in cui un utente e una banca si accingono a stipulare un mutuo diventa necessario redigere anche un cosiddetto piano di ammortamento del mutuo. Vediamo, allora, nello specifico di cosa si tratta.
Il piano di ammortamento del mutuo è una sorta di accordo scritto tramite il quale la banca e il cliente definiscono le condizioni dello stesso. Nel piano vengono, infatti, stabilite le condizioni di pagamento del finanziamento che il richiedente dovrà rispettare, come, per esempio, il numero totale delle rate da versare, la loro scadenza, le modalità di versamento e gli interessi da rimborsare alla banca.
Analizziamo ora più da vicino tre tipi di piano di ammortamento del mutuo: quello libero, quello tedesco e quello alla francese che si differenziano per le modalità di rimborso del capitale e degli interessi. Il piano libero viene così definito perché il capitale viene rimborsato tramite delle scadenze fissate in maniera libera mentre con le rate verranno restituiti esclusivamente gli interessi. Nel piano di tipo tedesco gli interessi vengono, invece, pagati anticipatamente dal momento in cui iniziano a maturare. Nel piano francese si rimborseranno innanzitutto gli interessi, mentre alla fine del mutuo l’utente restituirà il capitale.
Risulta essere importante ricordare che a seconda del tasso di interesse applicato, il piano di ammortamento può subire delle variazioni. Se si ha un mutuo con un tasso di interesse fisso il piano di ammortamento sarà definitivo proprio perché il tasso fisso rimane invariato nel tempo. Il tasso variabile, appunto perché soggetto a cambiamenti e mutazione, non consentirà, invece, di stipulare un piano di ammortamento definitivo ma solo un documento provvisorio che dura di solito dodici mesi. Trascorso questo termine, sarà necessario effettuare un altro piano di ammortamento che andrà a ridefinire il tasso di interesse in base ai cambiamenti economici e finanziari generali.