L’aumento di stipendio, un miraggio per molti. Ma spesso perché sono i dipendenti stessi che non lo chiedono, quando è loro diritto farlo. Poi certo, bisogna anche riuscire ad ottenerlo: ecco quindi qualche consiglio per ottimizzare le probabilità di farcela. Tanto per cominciare, se neo assunti meglio aver pazienza e non essere avidi, aspettando almeno sei mesi. Se invece si ritiene di avere le caratteristiche adatte per poterlo ottenere (una buonaesperienza, l’assunzione di nuove responsabilità)… è il momento di farsi sotto!
Prima regola: attendere il momento opportuno. Un cambio di sede o di qualifica è qualcosa che ci permette di poter avanzare questa richiesta. Ovviamente, se il capo è in un ‘momento no’, meglio rimandare; ed è bene anche valutare il giorno giusto: se si fa questa richiesta il venerdì il capo avrà il weekend per rifletterci, in maniera rilassata. Inoltre sarà bene programmare anche il momento, evitando discorsi di sfuggita, la cosa migliore è chiedere proprio un appuntamento, senza specificare il motivo. Ed arrivare preparati, potendo presentare i propri punti di forza e i dati che testimoniano la nostra efficienza.
Quanto a ciò che è meglio evitare: non bisogna mai presentare la richiesta come una lamentela, e soprattutto non come una minaccia del tipo o così o mi licenzio, se non ottenete l’aumento e non vi licenziate perdete di credibilità, viceversa potreste trovarvi a navigare in cattive acque…
Alla fine del discorso, avanzate la richiesta specificando a quale percentuale di aumento ritenete di avere diritto, e attendete la risposta. In caso di risposta positiva, si procederà a definire modalità e tempi dell’effettiva applicazione dell’aumento. In caso di risposta negativa, evitate di mostrarvi offesi, piuttosto chiedete che cosa il capo si aspetta perché voi possiate ottenere quell’aumento.