L’investitore che applica il value investing, cerca titoli con forti fondamenti – guadagni, dividendi, valori di bilancio e cash flow – che siano venduti ad un prezzo d’occasione, ma con una buona qualità. L’investitore cerca dunque compagnie che siano sottovalutate dal mercato e che possano avere un futuro aumento di valore.
Investire in un business, non in un’azione. Il value investor usa l’azione come veicolo con il quale diventare proprietario di una azienda, e non per fare trading. Il metodo consiste nel determinare il valore del bene sottostante, e quindi ignorare fattori esterni, quali la volatilità di mercato, o le fluttuazioni quotidiane di prezzo del titolo in cui investe. Ciò non influenza il valore del business nel lungo periodo.
Cercare titoli di valore:
Dove cercare? Le azioni possono trovarsi ovunque, sul NYSE, Nasdaq, AMEZ, over the counter, sul FTSE, Nikkei etc.
In quali industrie è più facile trovare titoli sottostimati? Titoli di valore appartengono a vari settori dell’economia. Dall’energia, alla finanza, e anche nel settore tecnologico. Nonostante ciò, i titoli si trovano più spesso in settori industriali che sono caduti in tempi difficili, o che si trovano in difficoltà per via di informazioni che colpiscono il titolo nel breve periodo. Ad esempio l’industria dell’auto ha una natura ciclica, per cui è più frequente osservare titoli sottovalutati, quali Ford o GM.
Titoli di valore possono essere quelli che hanno raggiunti nuovi minimi? Assolutamente si, anche se bisogna sottolineare che la convenienza di un’azienda è relativa al suo valore intrinseco. Perciò, ulteriori analisi sono dovute, al di là dell’osservazione di questi ribassi di prezzi.
Ecco qui un esempio dei dati che un investitore dovrebbe guardare (linee guida):
il prezzo di un titolo non deve essere più di 2/3 del suo valore intrinseco
guardare alle aziende con P/E (valore di mercato per azione / guadagni per azione) che sia al più basso il 10% dell’equity.
Il PEG ((prezzo/ guadagno)/ crescita annuale EPS) deve essere meno di uno.
Il prezzo delle azioni non dovrebbe essere maggiore dei beni tangibili dell’azienda.
Il debito della compagnia non deve essere maggiore dell’equity.
beni correnti devono essere il doppio delle obbligazioni correnti.
I dividendi devono essere almeno 2/3 dei guadagni dei bond a lungo termine AAA.
La crescita dei guadagni dovrebbe essere almeno il 7% per anno, guardando ai 10 anni più recenti.
Riassumendo – uno dei più accettati metodi di value investing è il cosiddetto net-net method. Il metodo sostiene che se un’azienda sta vendendo azioni per 2/3 dei beni correnti, non c’è altro misuratore è necessario. Il ragionamento è semplice: se la compagnia commercia a tale livello, il compratore prende tutti i beni permanenti dell’azienda (inclusa la proprietà, le attrezzature…), mentre i beni intangibili (quali la goodwill) sono acquistati gratuitamente. Sfortunatamente queste aziende sono molto rare.
Margine di sicurezza – un articolo sul value investing sarebbe incompleto, senza menzionare il margine di sicurezza, una tecnica semplice ed efficace. Consideriamo un esempio reale di margine di sicurezza, immaginiamo che stiate progettando un show pirotecnico. Avete concluso che sia sicuro stare a 100 metri di istanza dalle esplosioni, ma non è sicuro il fatto che nessuno si faccia male. Così che poniate un margine di sicurezza a 125 metri. L’uso di un margine di sicurezza lavora ugualmente per il value investing. È semplicemente la pratica di lasciare uno spazio di errore nei propri calcoli di valore intrinseco. Un investitore può essere convinto che il valore intrinseco di un’azione sia di 30 dollari, ma in caso le sue valutazioni siano troppo ottimistiche, crea un margine di sicurezza, usando 26 dollari per azione, nelle sue analisi di scenario. L’investitore può quindi pensare che al valore di 15 dollari per azione, l’azienda sia attrattiva, mentre può ritenere che ad un valore di 24 dollari, non lo sia più. Se il valore intrinseco dell’azione è più basso di quello stimato dall’investitore, il margine di sicurezza aiuterà a prevenire che l’investitore paghi troppo quel titolo.