La metodologia Triple Screen è stata sviluppato da Alexander Elder nel 1985 come forma di discrezionalità operativa, anche se, altri esperti, hanno tentato con qualche successo la progettazione di sistemi di trading automatici che utilizzano questo modo di operare nel mercato. Il metodo è basato su di una attenta selezione di un lasso di tempo che permetta di triplicare l’affidabilità della diagnosi sul mercato. Questa è una funzione, in grado di effettuare dei cicli di media ampiezza e movimenti intraday erratici in grado di aprire posizioni in modo più sicuro.
La tecnica Triple Screen sa essere completa e rapida
Secondo il rapporto di scala tra queste tre cornici di tempo, deve essere il più vicino possibile ad un fattore di 5 o più. Mentre questo numero sembra che sia quello che meglio approssima i risultati di altri studi classici condotti da Robert Rhea e le tendenze di Charles Dow. Così, per esempio, gli operatori che lavorano con una prima schermata a barra quotidiana dovrebbero essere usati come un grafico settimanale per filtrare il rumore dei movimenti giornalieri. Come terzo schermo è meglio usare uno dei grafici orari (barre di 1 ora). La cui utilità sarà quello di affinare il momento in cui entrano nel mercato.
La configurazione di cui sopra è adatta per operazioni di durata superiore a un giorno.
Ecco le principali combinazioni degli schemi Triple Screen
Ma per gli appassionati del giorno di negoziazione è possibile utilizzare le seguenti combinazioni di schermi:
120 minuti 30 minuti e 5 minuti rispettivamente.
60 minuti, 10 minuti e 2 minuti per la maggior parte dei commercianti attivi.
In entrambi i casi, sia per la negoziazione del giorno o per le operazioni a lungo termine, il primo schermo è progettato per rilevare l’ampiezza e la direzione del trend. Per quanto riguarda il secondo schermo, a quanto pare, è destinato a prendere “l’onda del mercato” e, quindi, occorre usare a ciclo breve gli oscillatori, al fine di sfruttare i soliti movimenti di tendenza contro la quale presentano le migliori opportunità per le posizioni migliori in entrata. A tal fine sembra che i migliori indicatori sono: la stocastico, il Force Index, l’anziano-Ray e Williams% R
Con la terza schermata è possibile permettere al trader di identificare “l’ultima onda”, una sorta di rottura intraday che permette di ottimizzare ulteriormente, punti di ingresso. In questo caso l’anziano ha usato come indicatori gli oscillatori preferiti e, a quanto pare, il Force Index nella breve configurazione della vostra scelta.