La scelta del mutuo, per delle persone che non se ne intendono, può risultare intricata ma, soprattutto in un settore come questo, non commettere errori può salvarci da perdite economiche e da problemi futuri con il pagamento delle rate. Sottoscrivere un mutuo è un buona soluzione se vengono valutati tutti i pro ed i contro.
Risulta essere importante scegliere un mutuo che sia adatto a te e alla tua situazione familiare e patrimoniale. Ne esistono di tantissimi tipi: a tasso fisso, a tasso variabile, a tasso variabile con opzione per passare al tasso fisso dopo 2 o 10 anni, a tasso variabile con rata costante e con allungamento massimo già prefissato, a rata crescente.
Il primo consiglio è di non scegliere azzardando: ci sono in gioco molti soldi e soprattutto il futuro della tua abitazione. Chiedi informazioni in vari Istituti, leggi bene tutte le Condizioni e, soprattutto, prenditi del tempo per riflettere. Non decidere su due piedi rischiando di prendere una cantonata. Aspetta qualche giorno o qualche settimana, informati e fai una scelta consapevole e meditata.
Valuta bene i seguenti parametri. Il tasso: che si tratti di variabili o fisso, raccogli più informazioni possibili sugli indici a cui si riferisce (Euribor, Eurirs, BCE) e sulle varianti che possono rendere più o meno conveniente uno di questi per te. Lo spread: si tratta in sostanza del guadagno che l’Istituto riserva per sé e in genere può variare da 0,80 a 3. I margini variano a causa della “pericolosità” per l’Istituto di un dato prestito: saranno quindi più bassi nel caso di prestiti a basso rischio.
Una volta individuata la banca occorre compilare con la massima precisione possibile la domanda di finanziamento in tutte le sue parti. La domanda di mutuo, predisposta sotto forma di questionario, contiene le seguenti informazioni:
I dati anagrafici del richiedente o dei richiedenti il finanziamento.
La residenza.
L’attuale abitazione: se in affitto, in proprietà o se presso terzi.
La composizione del nucleo familiare, per la quale è possibile utilizzare questo modello di autocertificazione stato di famiglia.
Le persone a carico.
L’occupazione attuale, se dipendente o lavoratore autonomo.
L’anzianità di servizio o di lavoro autonomo.
Il settore lavorativo produttivo.
Se lavoratore dipendente: l’indicazione del datore di lavoro.
La qualifica.
Il reddito netto mensile.
Il reddito netto annuale.
La descrizione dell’unità immobiliare e delle sue pertinenze.
Il valore della costruzione.
Una dichiarazione di non avere debiti ovvero di averne; in quest’ultimo caso occorre precisare l’importo e l’identità dei creditori.
La procedura è quindi semplice.