Per il telelavoro è previsto uno specifico contratto in cui viene indicato che il lavoro è svolto presso la propria residenza attraverso un PC ed un collegamento ad internet oppure presso un telecentro sempre attraverso l’uso di un PC.
Le aziende che intendono assumere in questo modo hanno un enorme vantaggio soprattutto nei costi della mano d’opera senza contare che una piccola ditta può appoggiarsi a diversi “dipendenti” senza dover disporre di una grande sede e di un investimento ingente in computer.
Il vantaggio per il lavoratore è invece legato alla grande indipendenza che ha nel gestire il numero delle ore di lavoro e soprattutto la fascia, o fasce, di orario in cui lavorare. In questo modo il dipendete svolge il suo lavoro più serenamente, il rendimento aumenta e normalmente ha anche la possibilità di dimostrare delle particolari doti di originalità e creatività che un lavoro prefissato e deciso a tavolino non ha.
Con il telelavoro, la propria casa diventa ufficio e diventa più facile poter gestire l’esigenze della famiglia con quelle del proprio lavoro; è importante però riuscire a non essere distratti durante le ore lavorative. A questo si aggiunge l’inevitabile stress dovuto a spostamenti (spesso consistenti), la libertà di essere vestiti come ci pare e l’ambiente molto familiare ai nostri cinque sensi che aumenta certamente la produttività.
Non bisogna sottovalutare che il telelavoro dà la possibilità a moltissimi disabili di lavorare senza faticosi spostamenti e senza dover dipendere da un aiuto per recarsi sul posto di lavoro.
Quando si parla di un vero contratto di telelavoro, l’accordo quadro europeo sul telelavoro stabilisce, in sintesi, che
gli strumenti necessari ad eseguire il lavoro, vengono messi a disposizione dal datore di lavoro che si occupa anche della loro messa in servizio ed eventuale manutenzione. Questi non includono l’arredamento e quindi può essere necessario l’acquisto di sedie adatte.
il datore di lavoro deve disporre di tutti gli strumenti necessari ad assicurare la privacy sui dati trattati;
chi lavora con il telelavoro deve occuparsi dell’organizzazione del proprio tempo di lavoro;
l’accordo quadro prevede delle disposizioni entro i quali limiti vi è la possibilità di ampia trattativa e contrattazione tra telelavoratore e datore di lavoro.
Uno strumento molto interessante.